Giuseppe Petris

Imprenditore

Nasce a Sauris il 15 settembre 1935 da papà Antonio, contadino e da mamma Maria, figlia di Pietro Schneider promotore, a quei tempi, della lavorazione delle carni.

Frequenta le scuole fino alla quinta elementare.

Già all’età di 7 anni segue il nonno Pietro nella lavorazione dei salumi e negli anni successivi, un po’ per necessità e un po’ perché gli piaceva, si dedica a varie attività come ad esempio il lavoro nei campi e nelle stalle, i pascoli, artigianato vario.

Nel 1950 muore la mamma Maria e vive con il papà e la famiglia del fratello con cui, nel 1951, apre una macelleria e nel 1953 un negozio di frutta e verdura. In quell’anno, oltre ai prosciutti che produceva nella macelleria, compra anche prosciutti dalle famiglie del paese per poi portarli a Udine o altrove.

Nel 1962 muore anche il padre e nello stesso anno si sposa con Licia Schneider. Sempre nello stesso anno, per evitare di far decadere la tradizione della produzione dei prosciutti in quanto molte famiglie erano andate via da Sauris, pensa di proseguirla lui. Non avendo nessun locale adatto, utilizza delle stanze date in prestito dai vicini o conoscenti  per effettuare le varie lavorazioni.

Nel 1964 compra il primo camion da utilizzare per il trasporto di materiali vari per conto terzi,  dal legname a prodotti per l’edilizia e varie. La lavorazione dei prosciutti la svolge nel periodo invernale.

Nel 1967 costruisce un fabbricato ad uso abitazione e lavorazione di prosciutti.

Nel 1969 decide di lasciare l’attività di trasportatore per dedicarsi attivamente solamente alla produzione di prosciutti e assume il primo dipendente.

Nel 1970 presenta il progetto per la costruzione di un opificio più razionale ma l’amministrazione comunale non concede l’autorizzazione.

Nel 1975 l’attività arriva a 7 dipendenti i quali lavorano in locali non sufficienti e poco adatti alla lavorazione;  al cambio dell’amministrazione comunale presenta un altro progetto, ottiene un mutuo e contributo per la costruzione dell’opificio ma l’amministrazione comunale non autorizza nuovamente e così lascia decadere i finanziamenti.

Nel 1979 acquista un terreno a S.Daniele.

Nel 1980, non potendo più continuare a lavorare in quelle condizioni in locali non a norma, predispone la domanda per la costruzione dello stabilimento a S.Daniele. La nuova amministrazione, sapendo della sua decisione di lasciare Sauris, rilascia finalmente l’autorizzazione per la costruzione dell’opificio.

Nel 1981 costituisce con grandi difficoltà di finanziamenti in quanto era il periodo della stretta creditizia e i tassi erano oltre il 20%, assieme ad un gruppo di persone che gli avevano dato fiducia, la società Prosciuttificio Wolf Sauris S.p.A. e ne diventa Amministratore Delegato.

Nel 1983, dopo quasi due anni di lavori, entra in funzione la prima parte dello stabilimento con 15 dipendenti.

Nel 1988 presenta la seconda parte del progetto per l’ampliamento ma ottiene l’autorizzazione solamente nel 1998, anno in cui iniziano i lavori che poi termineranno nel 2001.

Così, in 40 anni, dai primi prosciutti prodotti in locali ricevute in prestito da famiglie vicine, con l’obiettivo iniziale di ottenere una produzione di 300/350 pezzi l’anno è arrivato ad una produzione annua di 60.000 prosciutti, 100.000 speck oltre a tutti gli insaccati e prodotti vari, con l’aiuto di quasi 60 dipendenti e a far conoscere il suo nome a livello internazionale.

Ha fatto un percorso di crescita assieme a sua moglie, coinvolgendo i figli fin da piccoli nell’attività, creando un’attività dal nulla in un paese isolato come era ed è Sauris, dovendosi occupare di tutte le incombenze, dall’acquisto alla vendita dei prodotti, alla formazione del personale, alla consegna presso i clienti e alla contabilità.

Ecco, questo è Giuseppe Petris, una persona comune della Carnia che è riuscito a trasformare un hobby, e l’idea di mantenere una tradizione che andava perdendosi, in una vera e propria attività economica con la collaborazione, nella gestione attiva, di sua moglie e dei suoi figli.

 

Seminari tenuti

24 Marzo
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Il senso di appartenenza ad un territorio e gli investimenti necessari
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